Responsabilità Sociale
Tales of the March: la LND presente alla visione del corto sugli orrori dell'Olocausto
Si è conclusa, questo pomeriggio a Roma, la presentazione del corto “Tales of the March – Le marce della morte” prodotto da Daring House in associazione con Studio Deussen e in collaborazione con RAI Cinema, presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone “ nel contesto del “Rome Videogame Lab”.
Sulle note del Nabucco “Coro degli Schiavi” e “Va Pensiero” di Giuseppe Verdi è andato sullo schermo il corto in bianco e nero e in dieci minuti ha trasmesso lo stesso freddo intenso di chi lo ha vissuto.
Tales of the March racconta come nell’inverno tra il 1944 e il 1945 le SS costrinsero circa 700.000 prigionieri a lasciare i lager per raggiungere la Germania a piedi, da qui La marcia della morte, l’ultimo atto dell’Olocausto. Un corto che invita lo spettatore ad assistere a una marcia basato sui racconti dei sopravvissuti. Eithan, il protagonista, viene liberato in una foresta.
Un messaggio molto forte, dove l’abisso della sofferenza tenta di conciliarsi con la speranza del futuro, giunge agli spettatori sollevando quesiti profondi: la “liberazione” di Eithan come uomo, ma l’anima è stata liberata dalle ombre nere dei lager? E in generale, i sopravvissuti ai campi di concentramento si saranno sentiti veramente liberi?
E proprio su questi interrogativi si sono basati gli interventi alla fine della proiezione.
Massimiliano Monnanni, Advisory Board LND e Presidente della società sportiva Asilo Savoia: “La Lega Nazionali Dilettanti ha più di un milione di giovani tesserati e tesserate, parliamo quindi di un radicamento territoriale molto ampio dove poter intervenire con la cultura. Il presidente Giancarlo Abete promuove tutte le iniziative connesse con il sociale per passare da una fase di reazione ad una coattiva perché lo sport, in sé, ha tutti gli elementi identitari per diffondere i valori di tutela dei diritti umani e di rimozione di tutte le forme di violenza, bullismo, discriminazione razziale e antisemitismo”.
Riccardo Pacifici già Presidente della Comunità Ebraica di Roma e Vice Presidente European Jewish Association: “Questa è la giornata che rappresenta la rinascita, il 27 gennaio si ricominciava a vivere e vedere la luce in fondo al buio, rivedere le nuvole di un colore diverso. Non siamo qui per consolare gli ebrei, nessuno riporterà in vita coloro che non sono morti, ma uccisi. Anche i sopravvissuti in qualche modo sono stati uccisi, sono molte le testimonianze di mogli che hanno supportato gli incubi notturni”.
Nicola Claudio, Presidente RAI CINEMA, ha aggiunto: ”Il cinema in questi ultimi anni ha realizzato molti film e documentari in memoria della Shoah e la RAI è sempre stata in prima linea per non dimenticare ciò che è accaduto durante questo periodo che ha macchiato le pagine della storia. La memoria non è mai fine a se stessa, non è semplicemente una ricorrenza ma uno strumento culturale e sociale. La memoria è un imperativo morale, sinonimo di conoscere e sapere e proprio attraverso la trasmissione della memoria che si può contribuire a formare l’equazione della cultura delle nuove generazioni. La memoria è responsabilità per evitare che si ripetano situazioni appena viste”.
Il talk è stato moderato dal giornalista Benedetto Marcucci, hanno preso parte inoltre Mario Venezia Presidente Fondazione Shoah, Stefano Casertano regista del corto, Antonella Di Castro Assessore alla Cultura CER e Carlo Rodomonti Responsabile Marketing Strategico e Digital RAI.