Lettera aperta del Vice Presidente Morgana

Come ho avuto modo di sottolineare ultimamente, la decisione del Commissario Straordinario della F.I.G.C., dott. Roberto Fabbricini, di affidare alla stessa Federazione l’organizzazione dei Campionati di Serie A e B di calcio femminile, attraverso l’inquadramento di una Divisione nella F.I.G.C., non mi coglie di sorpresa ma determina, certamente, amarezza e delusione.

Detta decisione, frutto di un percorso e di una determinazione impositiva sicuramente non condivisibili, mortifica e svilisce l’impegno che da tanti anni la LND porta avanti con grandi sacrifici per la valorizzazione e lo sviluppo del calcio femminile.

Gli ultimi anni, infatti, sono stati caratterizzati da un grande impegno della Lega Nazionale Dilettanti in favore del calcio femminile e senza che questo determinasse l’individuazione di risorse finanziarie federali aggiuntive per sostenere le nostre società, fortemente impegnate in questa azione di rilancio.

La riforma dei Campionati, l’aumento oggettivo di competenza ed organizzazione dei club, il rinnovato e sempre crescente interesse mediatico hanno fatto sì che il calcio femminile diventasse oggi un brand riconosciuto e riconoscibile e, con la massima onestà, non posso che ringraziare la LND, il Dipartimento Calcio Femminile ed i suoi dipendenti che con impegno e costanza hanno sempre reso possibile “… la magia di quei 90 minuti”.

Ringraziamento che desidero rivolgere con grande affetto a tutte le società, anche a quelle che hanno firmato un documento di distacco dalla LND. Documento che, pur nel rispetto della libera volontà di coloro che hanno inteso sottoscriverlo, non posso certamente condividere perché fin da subito è apparso grave e inaccettabile per le modalità che lo hanno determinato. Alle Società vorrei solo ricordare che la Lega Nazionale Dilettanti non si è mai esposta in promesse che non avrebbe poi potuto mantenere.

La determinazione n. 38 della F.I.G.C. priva la LND della possibilità di completare un percorso di sviluppo e vedere realizzata una crescita nella quale ciascuno potesse realizzare le proprie legittime aspirazioni.

Secondo il mio punto di vista la decisione che ha ispirato il provvedimento federale poteva avere un senso se finalizzata a valutare un possibile inquadramento delle società in una Lega professionistica, ferme restando le valutazioni di impatto sul sistema calcistico per questa ipotetica trasformazione.

D’altra parte solo queste possono essere le vie suggerite dal buon senso e dallo Statuto che espressamente sancisce che la F.I.G.C. organizza l’attività per il tramite delle Leghe. Così non è stato.

A noi non resta quindi che dissentire con civiltà e determinazione sia per il merito che per il metodo utilizzati, convinti come siamo della bontà delle nostre ragioni e dell’opportunità di difendere tali ragioni in tutte le sedi.

Sono vicino al Presidente Sibilia e lo ringrazio per l’amicizia ed il sostegno che mi ha assicurato in questi mesi. Amicizia e sostegno che ricambio, nella convinzione che bisogna operare con forza per la celebrazione di un’Assemblea che possa ripristinare al più presto gli Organi Elettivi della F.I.G.C., nel rispetto della legittima rappresentatività di tutte le componenti.

Sandro Morgana