Assemblea FIGC: nulla di fatto, non bastano quattro votazioni per eleggere il presidente

Si è chiusa con un nulla di fatto l’Assemblea Elettiva della FIGC. All’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino non sono state sufficienti quattro votazioni per eleggere il nuovo presidente federale tra i tre candidati, Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi. 

Risultati quasi identici nelle prime due votazioni, con Sibilia in testa (39,37% alla prima, 40,41% alla seconda), seguito da Gravina (37,06% alla prima, 36,29% alla seconda) e Tommasi (22,34% alla prima, 22,23% alla seconda). Stesso andamento anche alla terza votazione, con Sibilia (39,42%) e Gravina (38,36%) davanti a Tommasi (20,79%) e i primi due quindi al ballottaggio.

Poi, prima del testa a testa finale, Sibilia è salito sul palco per rivolgersi alla sua componente: “Ho cercato in tutti i modi un accordo che potesse avere una convergenza, ma non ci sono le condizioni per poter procedere. Ai Dilettanti chiedo di votare scheda bianca". E così l’ultima votazione ha visto il 59,09% di schede bianche, mentre a Gravina non è bastato il 39,06% di preferenze (a Sibilia il 9,33%) per raggiungere la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi necessaria per diventare presidente 

L’Assemblea, presieduta da Pasquale De Lise, si era aperta questa mattina con le parole del presidente uscente Carlo Tavecchio, che ha raccolto una vera e propria ovazione dopo aver ricordato gli importanti risultati di politica sportiva e di bilancio raggiunti dalla federazione sotto la sua guida: “Dobbiamo ripartire dalle basi solide che abbiamo creato - ha sottolineato Tavecchio - il cambiamento è già in atto e affido a chi verrà dopo di me una federazione vivace nonostante i continui tagli del CONI. Sarà la storia a dire se abbiamo fatto bene".

Dopo il saluto di Evelina Christillin, dal settembre 2016 nel Consiglio della FIFA e prima donna europea nel governo del calcio mondiale, e del presidente della federcalcio svizzera Peter Gillieron in rappresentanza dell’Esecutivo UEFA, sul palco dell’Hotel Hilton Rome Airport è stata la volta dei presidenti delle componenti. 

Il numero uno dell’AIA Marcello Nicchi ha ringraziato Tavecchio per quanto fatto per la classe arbitrale negli ultimi anni, preannunciando l’intenzione di andare subito al voto senza aspettare un eventuale ballottaggio: “Siamo molto delusi perché i tre candidati non sono riusciti a trovare un punto di sintesi per risolvere il momento grave. Gli arbitri votano e lo faranno da subito: ci rendiamo conto che è un momento difficile, ma siamo convinti che ce la faremo".

Il vice presidente dell’AIC Umberto Calcagno ha ribadito come Tommasi sia la figura più indicata per favorire questo cambiamento (“è ingiusto e strumentale continuare a dire che per colpa dei calciatori non si può riformare il nostro sistema"), mentre il numero uno dell’AIAC Renzo Ulivieri ha preannunciato la volontà della sua componente di schierarsi con Gravina: “Avevamo la possibilità di votare Tommasi, ma in queste ore abbiamo avuto la certezza delle intenzioni della Lega di A e della Lega di B: la nostra categoria questa volta non può permettersi un Albertini-bis”.

“Abbiamo tre uomini per bene e autorevolissimi – ha dichiarato il presidente della Lega B Mauro Balata – che potranno rappresentarci al meglio. Ognuno ha la propria ricetta, ma con una visione di parte delle cose da fare. Sarebbe stato meglio avviare una sorta di costituente del calcio, trovare delle sintesi e solo poi trovare una figura autorevole e rappresentativa in grado di portare avanti questa sintesi". Il vicepresidente della Lega Pro Mauro Grimaldi e il vicepresidente della LND Francesco Franchi hanno poi spiegato i motivi che hanno portato le rispettive componenti a sottoscrivere le candidature di Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia.

Poi spazio agli interventi dei tre candidati alla presidenza, che hanno sintetizzato le proposte alla base dei loro programmi e i motivi della loro discesa in campo. Prima del quarto scrutinio, dopo l’uscita di scena di Damiano Tommasi, sono arrivate le dichiarazioni di Sibilia che hanno di fatto chiuso la partita. E la fumata bianca non è mai arrivata.

(fonte: www.figc.it)