L’Area CSR della Lega Dilettanti, con Arcigay e Gaynet, lancia la campagna “Tattiche contro l’omotransfobia”

L’Area CSR della Lega Dilettanti, con Arcigay e Gaynet, lancia la campagna “Tattiche contro l’omotransfobia”

Dare voce al rispetto e alla libertà di esprimersi attraverso il calcio con una campagna che conferma la sensibilità e l'impegno della Lega Dilettanti. Una nuova tappa che prosegue il lavoro già intrapreso in tema di responsabilità sociale con la promozione e la sensibilizzazione verso tematiche importanti in cui lo sport è chiamato a difendere e sostenere i diritti umanitari.


“Tattiche contro l’omotransfobia” è la campagna social e sui campi da gioco promossa dall’Area CSR della Lega Nazionale Dilettanti in sinergia con Arcigay e Gaynet.
Lanciata nel corso della conferenza stampa, moderata da Valentina Caruso (Sky Sport) e presso Esperienza Europa- David Sassoli a Roma, la campagna mira a sensibilizzare, attraverso gesti semplici e di rispetto per manifestare l’amore per lo sport che supera ogni discriminazione. 


Nel corso dei lavori sono intervenuti anche Stefano Pagnozzi e Fabio Guarini, rispettivamente presidente e consigliere di Supporters in Campo, network di tifosi coinvolti attivamente nella vita del club che seguono. In particolare, il 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, si fa squadra per un messaggio ancora più forte. L'omofobia nel calcio non è solo un problema di pochi: è una ferita che indebolisce tutto il mondo sportivo. Ogni insulto e ogni gesto discriminatorio allontanano il calcio da ciò che dovrebbe essere: uno spazio di inclusione, passione e rispetto.


 “L’impegno della Lega Dilettanti rimane costante nel contrasto a tutte le forme di discriminazione – ha affermato Luca De Simoni, coordinatore Area Responsabilità Sociale della Lega Dilettanti – e, nello specifico, la campagna “Tattiche contro l’omotransfobia” vuole tendere la mano a chi oggi, nel mondo dello sport, non può ancora essere sè stesso per paura di essere discriminato e si sente intrappolato in una dinamica che può influenzare anche le performance agonistiche.”
“Credo fortemente che lo sport – ha dichiarato Marco Arlati, Segreteria Nazionale Arcigay con delega sport - insieme alle famiglie e alla scuola, siano i luoghi sociali dove una persona viene formata al rispetto e alla valorizzazione delle differenze. Il calcio, attraverso la Lega Nazionale Dilettanti, con la sua ramificazione geografica in tutta Italia, può essere lo strumento strategico più efficace per diffondere gli alti valori dello sport e la lotta all’omolesbobitransfobia, sia ai giocatori e alle giocatrici, sia a tutto il settore sportivo costituito da lavoratrici/lavoratori e professionisti, che generano benessere e ricchezza per la società. Avere un ambiente formato e accogliente significa permettere alle persone di fare attività sportiva, lavorare nel mondo dello sport in piena libertà e senza paure.”


“Il calcio è oggi lo spazio sociale con maggiore potenziale educativo per la prevenzione di omotransfobia e bullismo, - ha dichiarato Rosario Coco, presidente di Gaynet - in particolare per trasmettere un’idea diversa del maschile. Guardiamo a un mondo in cui un ragazzo possa parlare serenamente di una fidanzata o di un fidanzato allo stesso modo nello spogliatoio. Si tratta di un passaggio indispensabile per contrastare il maschilismo nello sport.”
“La sede del Parlamento Europeo in Italia è la casa dei diritti - ha dichiarato Luca Nitiffi, funzionario del Parlamento Europeo in Italia - il nostro impegno su questi temi è continuo grazie anche alla sinergia che abbiamo messo in campo con l'Area CSR della Lega Dilettanti".

Al lancio della campagna contro l'omotransfobia ha partecipato anche Guido D'Ubaldo, presidente Ordine dei Giornalisti Lazio, che in particolare, si è soffermato  sull'importanza della corretta informazione sportiva, che può giocare un ruolo essenziale nel promuovere la cultura del rispetto, dell'inclusione e nel contrastare il discorso d'odio.”