Mister Righetti:"Un onore allenare il Rimini"

Foto: pagina Facebook Rimini Football Club

Nonostante l'ottima posizione in classifica, secondo a -1 dal Fiorenzuola, pochi giorni fa il patron Giorgio Grassi ha optato per un cambio sulla panchina del Rimini, affidandola all'ex calciatore biancorosso Gianluca Righetti. Nato a Basilea il 18 aprile del 1965, il tecnico svizzero, negli scorsi anni alla guida del Tre Villaggi e della Fya Riccione, ha vestito la maglia del Rimini in C1 nella stagione ’84-’85. Allenatore un certo Arrigo Sacchi

Dopo aver già guidato la formazione Primavera, passando poi per il coordinamento tecnico dell'intero settore giovanile, per Righetti arriva finalmente la grande chance con la prima squadra. Queste le sue parole nella conferenza stampa di presentazione: "Sono orgoglioso di allenare questa squadra, per me è un onore, darò il duecento per cento. Sento Rimini nel cuore, darò l’anima per questa società. Voglio tirare fuori da ognuno dei miei calciatori il massimo e cercherò di fare il meglio possibile, sperando di portare questo club in serie C. Non è facile subentrare a una persona che era a buon punto dalla testa, al posto mio vorrebbero esserci tante persone. Questo deve essere stimolante per noi, per me, per la società e soprattutto per i giocatori, chiamati a dare qualcosa in più per dimostrare di valere Rimini. Se prima davano cento, adesso devono dare centodieci”.

Sul suo credo calcistico: “Sono un allenatore a cui piace giocare un calcio diverso, molto offensivo e molto aggressivo. Dei correttivi andranno fatti, ma a me piacerebbe vincere sempre 4-1 o 4-2. Non mi piace prendere tanti gol, sia chiaro, l’anno scorso ne abbiamo presi tantissimi (con la Fya, ndr), ma siamo stati la squadra che ha segnato più gol in Eccellenza dopo il Rimini. Io dico sempre di essere un figlio di Sacchi. Nel suo anno qui abbiamo preso pochissimi gol con una squadra Primavera. Avevamo un grande, grande allenatore”.