Lo sport in tutte le sue declinazioni, in questo caso il Beach Soccer, a volte è il luogo ideale per vivere le emozioni, superare i propri limiti e raccontare storie di grande ispirazione. Ne sa qualcosa la giocatrice del Lokrians BS femminile Federica Marino che a soli 25 anni è già un esempio di forza e coraggio. Catanzarese doc Federica ha sempre inseguito il suo sogno rincorrendo un pallone comunque e dovunque, su un campo in erba o terra, su un parquet di calcio a cinque ed ora sulla sabbia della Serie Aon di beach soccer FIGC-Lega Nazionale Dilettanti. Una passione che per la giocatrice giallorossa che ha superato anche degli imprevisti non programmati: “Nel 2011 ho effettuato un'operazione a causa di un'ablazione cardiaca, un intervento non usuale per uno sportivo. Dovevo togliere un'aritmia cardiaca. Nonostante diversi stop programmati ho continuato a giocare a calcio, la passione per questo sport è troppo forte, non ho mai pensato di smettere, non mi è mai passato per la testa. Tante persone superano prove ben più impegnative". L’amore per il calcio, in tutte le sue espressioni, anche per il beach soccer, supera ogni barriera. “Sono stata una delle pioniere di questo sport, quattro anni fa con il Catanzaro abbiamo partecipato al campionato della Lega Nazionale Dilettanti. Il beach soccer è fantastico, si gioca in un’atmosfera unica, puoi liberare tutta la tua energia, provare giocate acrobatiche….sulla spiaggia, guardando il mare. Per una ragazza del sud come me che ama il rumore del mare è il massimo”.
Com’è nato questo Locri beach soccer? “Siamo un gruppo di ragazze molto unite, nel calcio a cinque ci siamo sempre fatte valere. La voglia di stare insieme, giocare allo sport più bello del mondo, ci ha spinto a provare anche sulla sabbia. Ci divertiamo. Il Beach soccer aiuta fisicamente anche per migliorarsi nel calcio tradizionale, è bello e fa bene, lo consiglio a tutte le ragazze”.
Il calcio e il beach soccer uno sport solo per uomini? Un mito da sfatare grazie anche all’opera del Dipartimento BS LND che è stato uno dei primi al mondo a puntare su questa disciplina :”Mio padre e mio fratello sono i miei primi tifosi, m’incoraggiano sempre e mi sostengono” – sorride Federica. “Mia madre è talmente appassionata che mi chiama prima e dopo ogni partita per sapere come mi sento, e per capire com’è andata”. Il sole illumina la Beach Arena di Bellaria Igea Marina, Federica Marino entra nel rettangolo di sabbia, c'è una partita da vincere ma in fondo non conta...Federica fa ciò che ama e questo basta.